APRI IL PDF
CONDIVIDI


Rapporto ISTAT


Ogni anno il Rapporto ISTAT, attraverso una prospettiva obiettiva e statistica della realtà, offre una panoramica e spunto di riflessione sulla situazione economica e sociale del Paese. In modo particolare quest’anno, nonostante le difficoltà, il Rapporto è stato incentrato nell’analizzare la situazione emersa dall’emergenza sanitaria considerando gli effetti sulla società e sull’economia italiana.
Il ricordo freschissimo dell’emergenza ha imposto di tenere ferma la consapevolezza della tragedia umana che abbiamo attraversato. Tuttavia, il recupero delle dimensioni del vivere sociale e i segnali confortanti sull’andamento dell’economia debbono spingerci a tracciare mappe verso una prospettiva di ricostruzione e mobilitare le risorse umane e materiali necessarie per procedere su quella via. In entrambi i casi, è necessario capire e conoscere meglio la situazione del Paese.
L’emergenza sanitaria e la crisi economica e sociale che ne è seguita hanno reso ancora una volta chiaro quanto sia vitale il ruolo dell’informazione statistica all’interno dei processi decisionali complessi, quale presupposto per scelte consapevoli e fondate sulla conoscenza.
L’Istat, come la generalità delle Amministrazioni pubbliche e la gran parte delle imprese, si è trovato a dovere operare in condizioni molto critiche, con gran parte del personale impegnato da remoto. Avendo però avviato già prima della pandemia un progetto su larga scala di lavoro agile, sono riusciti a recuperare velocemente l’operatività dell’Istituto evitando discontinuità e cali di qualità nella produzione statistica.
Disponendo a priori dell’informazione di base sull’intera popolazione (proveniente dall’integrazione di fonti fiscali, previdenziali e di bilancio), durante il primo periodo di chiusura delle attività economiche hanno potuto fornire al Paese una conoscenza dettagliata su tutti i settori interessati dai provvedimenti restrittivi. Inoltre, partendo dalla ricca base informativa sui comportamenti e i risultati economici del sistema delle imprese costruita con il Censimento realizzato nel 2019, a maggio e novembre del 2020 sono state effettuate due indagini (con poco meno di 50 mila rispondenti ciascuna) su un campione di unità già fotografate dal Censimento, cogliendo elementi specifici sui comportamenti messi in atto nel corso dell’emergenza. Questa informazione, resa disponibile in tempi eccezionalmente rapidi, è stata in seguito riutilizzata per fornire l’analisi dei profili di solidità e capacità di reazione del sistema, un tema cui andrà altresì riservata una continua attenzione nel prossimo futuro.
Anche sul fronte dei comportamenti degli individui e delle famiglie sono state svolte due rilevazioni ad hoc, sulla vita quotidiana e sulle attività della popolazione durante entrambi i periodi di massima diffusione del SARS-CoV-2 e di restrizioni alla mobilità e alla socialità. Tali indagini hanno dato conto dei comportamenti individuali e collettivi degli italiani, mettendone in luce i cambiamenti nei tempi di vita e nelle percezioni, con particolare attenzione ad alcuni temi critici come, ad esempio, la chiusura delle scuole e le sue conseguenze sull’organizzazione familiare e sull’apprendimento e lo sviluppo emotivo degli studenti.