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Pratiche in corso nei Comuni italiani

L’ emergenza Covid-19 ha messo la popolazione mondiale in uno stato di allerta
tuttora in corso, sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista economico ,
con significative ricadute in ambito sociale, che hanno principalmente coinvolto
le fasce di popolazione che già vivevano in condizioni di bisogno, di povertà, di
isolamento o malattia. Ad essi si sono aggiunti altri milioni di persone che stanno
affrontando all’improvviso incertezze e difficoltà gravi e inaspettate.
Tutti i Paesi sono stati chiamati a grandi sforzi per contrastare la diffusione del
Coronavirus, rafforzando le misure preventive, attivandosi per individuare ed
isolare i casi, mettere in campo adeguate procedure gestionali e di contenimento.
L’Italia, primo paese occidentale ad affrontare l’emergenza, ha risposto con
l’introduzione di molteplici ordinanze restrittive, tese a limitare al massimo la
diffusione dell’ epidemia, che hanno mutato le condizioni di vita, lavorative e di
relazione dell’intera popolazione, stravolgendo in pochi giorni ogni quotidianità.
Nella difficoltà di affrontare un fenomeno del tutto sconosciuto, i diversi livelli di
governo hanno prontamente reagito adeguando schemi di programmazione,
finanziamento, gestione, intervento e avviando sperimentazioni, interventi e
servizi o potenziando quelli esistenti.
Assieme ai Servizi sanitari, sui quali i fari mediatici si sono maggiormente accesi,
sono stati i Servizi sociali dei Comuni a sostenere le fasce di popolazione più
fragili, non soltanto recependo le indicazioni arrivate dal livello centrale1, ma
anche ripensando e riorganizzando i propri servizi e mettendo in campo inedite
forme di vicinanza alle persone , alle famiglie, in alcuni casi coinvolgendo attivamente
la comunità locale.
I Comuni, anche a livello di Ambito territoriale, hanno avviato numerosi servizi
e iniziative nei propri territori per rispondere alle necessità della popolazione,
hanno innovato e rafforzato esperienze già presenti, modificando in maniera
flessibile le loro modalità di intervento. In questo contesto le tecnologie informatiche
hanno spesso dato un supporto fondamentale nell’erogazione del servizio,
nella comunicazione, nella gestione dei flussi informativi e nella relazione con gli
stakeholder, prefigurando migliorie nel processo complessivo di digitalizzazione
della PA.