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Primo rapporto del Gruppo di esperti “Demografia e Covid-19”

Come conseguenza della pandemia di Covid-19, tutti gli aspetti della vita sociale ed economica sono stati vissuti nel 2020 in condizione di emergenza, come mai sperimentato prima dalle generazioni nate nell’Italia repubblicana. Ai rischi e ai timori per la salute si è subito aggiunto anche il disagio materiale (sul fronte del lavoro, del reddito, dell’organizzazione familiare) e quello emotivo (legato alle difficoltà nelle relazioni sociali e all’incertezza nei confronti del futuro). La demografia è uno degli ambiti più colpiti dalla pandemia, non solo per l’effetto diretto sull’aumento della mortalità, ma anche per le conseguenze indirette sui progetti di vita delle persone.
La crisi sanitaria non agisce solo come emergenza, produce anche una discontinuità sui percorsi dei singoli. Persone e famiglie sono, in particolare, proiettate in uno scenario nuovo che richiede un attento monitoraggio di come viene vissuta la realtà con cui si confrontano e di come evolve il sistema di rischi e opportunità all’interno del quale si collocano le loro scelte e i loro comportamenti. È indispensabile, allora, poter disporre di adeguate ricerche e analisi in grado di fornire il supporto conoscitivo necessario per politiche mirate, che consentano all’Italia di riprogettarsi e favorire un’apertura positiva e vitale dei propri cittadini verso il futuro.
In questa prospettiva si colloca il Gruppo di esperti sul tema “Demografia e Covid-19” istituto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia (composto da una rete di studiosi che mette assieme mondo accademico, istituti e centri di ricerca italiani e internazionali). L’insieme delle attività svolte dal Gruppo mira al triplice obiettivo di: consentire al dibattito pubblico di avere riferimenti empirici solidi e aggiornati sull’impatto demo-sociale della pandemia; offrire alla comunità scientifica un panorama delle attività di ricerca in corso; fornire indicazioni utili sul versante delle policy.
Il quadro che viene qui restituito evidenzia un forte dinamismo in termini di ricerche e analisi (sia in Italia che all’estero) relative all’impatto della pandemia sulle famiglie, sulle nuove generazioni, sulla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, sulla dimensione materiale e psicologica. Le prime evidenze disponibili mostrano il prevalere di una combinazione di difficoltà e incertezza che tende ad indebolire le scelte di impegno positivo verso il futuro, in particolare quella di avere un figlio.